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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

lunedì 1 settembre 2014

The Internet Archive, 14 milioni di immagini online libere da diritti


Milioni e milioni di immagini, che spaziano in tutti i campi dello scibile umano dal 1500 fino almeno ai primi anni del '900, saranno presto disponibili in rete senza alcuna restrizione di copyright grazie a The Internet Archive. Si tratta di un progetto che ha promosso la digitalizzazione di oltre 600 milioni di pagine di libri rendendoli accessibili a chiunque voglia leggerli, consultarli e studiarli online. Le immagini contenute dentro questa enorme mole di scansioni stanno ora confluendo in uno stream fotografico sull'album Flickr del progetto, divise secondo diverse etichette: titolo del libro, autori, soggetti, anno di pubblicazione ed editori. È inoltre possibile, dall'immagine, passare direttamente alla consultazione della pagina del libro digitalizzato. L'archivio, enorme, comprenderà, alla fine, qualcosa come 14 milioni (per ora ne sono state caricate 2 milioni e 600mila) tra foto e cartografie d'epoca, disegni, illustrazioni, ritratti, riproduzioni di opere d'arte, pubblicità, schemi e progetti. Una ricchezza sconfinata di sapere, prezioso ma soprattutto economico (non esiste infatti nessuna restrizione all'uso di tutte queste fonti) per la didattica, la grafica di siti, libri o per corredare articoli e saggi. E, non ultima, da inserire nelle voci relative di Wikipedia

(a cura di Matteo Marini)



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