ARTICOLI CORRELATI
E' di oggi, 8 settembre 2014, il grido di la Repubblica: "La fredda estate del turismo, più che la pioggia sono i prezzi a tener lontani gli italiani"Barnabò Bocca, presidente di Federalberghi,dichiara al quotidiano di Ezio Mauro: "Per la prima volta nella storia delle statistiche turistiche moderne i due mesi clou dell'anno, luglio ed agosto, hanno rispettivamente chiuso in negativo per un -0,6% ed un -0,2% di presenze alberghiere". Così, aspettando il sole e le statistiche di settembre, il bilancio si chiude a crescita zero, già che giugno aveva fatto registrate il timidissimo incremento del +1,2%.
Secondo Bocca, se si guarda dal punto di vista del fatturato, è ancora peggiore, tuttavia. Anche considerando un calo dell'occupazione dell'1,3%.
Giorgio Palmucci, dell'AICA (Confindustria alberghiera) rincara la dose, sempre su la Repubblica: "Il nord è crollato con le presenze al - 20% in montagna, il mare ha tenuto, ma sofferto. In qualche zona come la Sardegna che aveva perso un 7,6 % in luglio ha recuperato in agosto. La Puglia ha registrato un +5%. Sicilia e Campania tengono, mentre la Calabria è in difficoltà..E' stato un vero e proprio disastro"
Quest'annno, alla fine, risulterà che i turisti italiani avranno soeso una cifretta approssimativamente intorno ai 17 miliardi di euro, quasi un miliardo in più rispetto al 2013. Mentre la torta lievita, le aziende turistiche sembrano soffrire di anoressia, e dimagriscono a vista d'occhio.
Non abbiamo infrastrutture, e così, 5 milioni di italiani se ne sono scappati all'estero: Croazia, Grecia, Spagna.
"La competitività la perdiamo giorno per giorno: ristoranti da prezzi più alti che nel resto d'Europa che chiudono alle 10 di sera" dice Gabriele Burgio di Alpitour "Dobbiamo fare più marketing e decidere, per esempio, se in un'area conviene puntare sul turismo giovanile o su quello dedicato alle famiglie. Se ad Ibiza i locali restano aperti fino a tardi dobbiamo fare lo stesso anche nelle nostre località vocate al turismo giovanile".
Intanto visto Roma è cresciuta turisticamente del 5%, grazie anche alla presenza di Papa Francesco, ma le nostre spiaggie non hanno attrattive di quel livello e dovranno puntare ad ottenere politiche fiscali che inducano ad un incremento dei consumi
Continuare a contrastare Croazia, Grecia e Spagna con il mare non è più redditizio. Ne hanno tanto e bello pure loro e lo offrono a prezzi inferiori. Converrebbe quindi qualificare maggiormente le nostre spiaggie, come avrebbero voluto negli anni '70 i grandi albergatori di Jesolo. I risultati comunque devono ancora arrivare, forse smarriti nei viottoli che costeggiano gli orticelli propri di una generazione che forse si è fatta sfilare di mano quel colosso che va da Chioggia a Grado.
Resti romani in Aquileia |
Recuperare antichi mercati dev'essere un punto di riflessione per riqualificare l'offerta ed adeguare i costi di una vacanza al livello europeo.
Chi ha maniche inizi a rimboccarle, che la prossima estate è già cominciata. A laurà! Con visione generale e non particolare del problema. Dalla ricezione, all'entertainment, alla logistica, al controllo dei costi, alla politica...tutti sono chiamati e tutti i responsabili dovrebbero rispondere.
Che i cementifici tornino ad essere divertimentifici, magari un po' più verdi... che la viabilità ed i trasporti, anche se Alitalia ci lascia, diventino finalmente un fiore all'occhiello delle genti veneziane.
E' di questi giorni la tragedia ambientale del Gargano. I disastri ambientali non sono mai figli solo di se stessi. Sono aiutati dall'incuria. cerchiamo anche di essere previdenti. Previdenti ed allegri, che un po' di musica non guasta.
Gabriele Colautti
Alcuni dati sono estrapolati dall'articolo di Giorgio Lonardi, pubblicato su la Repubblica di lunedì otto settembre duemilaquattordici, inserto Affari e Finanza, pagina 8.
Oderzo, città archeologica |
Nessun commento:
Posta un commento