Parapiglia
Presi a colpi di ombrellone
Ora chiedono cani antisommossa
«Ora basta»
JESOLO. I vigili urbani di Jesolo vogliono i cani antisommossa per controllare i venditori abusivi di chincaglieria lungo le spiagge della cittadina balneare. Anche nella giornata di ieri, domenica, seguendo le direttive dell’assessore alla Sicurezza Luigi Rizzo, la polizia locale jesolana ha provveduto a contrastare il fenomeno del commercio abusivo sia sull’arenile che a monte, attraverso servizi mirati a bloccare gli abusivi all’uscita dagli accessi al mare.
Ma durante un controllo dei vigili sull’arenile antistante via Altinate – zona piazza Torino - , mentre gli agenti si apprestavano a sequestrare gli oggetti esposti per la vendita lungo la passeggiata dell’arenile dopo che gli abusivi si erano dati alla fuga, è nato l’incidente. Mentre i vigili stavano raccogliendo gli oggettini gli abusivi sono tornati, accompagnati da alcuni amici tra cui alcune donne, con degli ombrelloni.
Ne è nato un parapiglia durante il quale, secondo la polizia locale, alcuni agenti sarebbero stati colpiti in... continua la lettura in la Nuova Venezia 15 settembre 2014
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Sarebbe da considerare seriamente l'ipotesi di una task force a livello nazionale. Non dovrebbe inseguire gli ambulanti in spiaggia, ma dedicarsi a smantellare la struttura distributiva ed organizzativa della contraffazione. Per garantire produttori, distributori e commercianti non basta il sequestro della merce, vanno perseguiti i centri di produzione, vanno chiusi gli outlet del crimine, va contrastato il trasporto della merce. Ci vorrebbe una squadra di "sequestrandi". Ai politici il compito di pressare le istituzioni tutte, dal governo alle prefetture, dal Ministero degli Interni ai governatori. La strada è politica, si muovano tutti e non si accontentino dei sequestri, L'intervento deve essere portato là dove questo business viene organizzato e diretto. Interventi nelle spiagge si, ma si tratta solo di ordine pubblico.Qualcosa di più incisivo è necessario.
Gabriele Colautti
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