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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)
IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011
I secessionisti veneti si ritrovano a Brescia Al via il tour in tutte le città di terraferma
La città lombarda è stata parte della Serenissima repubblica per 400 anni.
«Vogliamo il ritorno alla Repubblica di Venezia»
BRESCIA - Si sono riuniti a Brescia alcuni dei secessionisti arrestati nei mesi scorsi nell’ambito dell’inchiesta della Procura che aveva portato all’arresto di 24 persone. «Ci consideriamo cittadini della Serenissima repubblica di terraferma, di cui Brescia ha fatto parte per quasi 400 anni», ha detto Giancarlo Orini, uno dei secessionisti finiti in carcere. A Brescia si sono ritrovati per dare vita al «parlamento veneto» e per iniziare, come hanno spiegato, «il tour che porterà il presidente del governo veneto, Albert Gardin, in tutte le città di terraferma». «Chiediamo il ritorno della Repubblica di Venezia», hanno ribadito i secessionisti presenti.
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