Via Andrea Bafile |
Molte volte si sente parlare di crisi. Da alcuni anni a Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la nostra località. Discutendo tra amici, si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri, in quanto l'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Un pizzico di egoismo in queste affermazioni. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se a Jesolo non fossero sorti, tanti ed altri alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre, se gli attuali letti disponibili a Jesolo sono largamente superiori alla richiesta, come mai non si è cercato il perchè della flessione? Potrebbe essere preso in considerazione il contrario. Se negli ultimi anni una regressione c'è stata, si potrebbe ricercare la causa in quelle aziende che non sono più competitive.
Potrebbe essere il caso in cui la gente non viene più a frotte nella nostra località e che ovviamente non si adatta più a qualsiasi tipo di infrastrutture ed attrezzature. Bisogna prendere in considerazione che quei tempi non potranno più tornare e, di conseguenza, la realtà che oggi ci viene offerta con brutale veridicità ha tutt'altre proporzioni ed aspetti. E' il caso di ricercare tra di noi quelle che potrebbero essere le cause della flessione della domanda turistica. Semplicemente riteniamo che non sia più tempo di vendere un prodotto (Jesolo e le sue infrastrutture) senza conoscere profondamente il mercato al quale ci si rivolge. Se i nostri attuali posti letto non sono più in grado di competere con le odierne esigenze di tecnologie alberghiere e grande è la responsabilità di quelli che non hanno saputo tenere il passo con l'indice del progresso turistico.
Questo potrebbe anche essere un tema di argomento sul quale non vogliamo e non possiamo al momento dilungarci, ma riteniamo sia, per ovvi motivi, da riallacciare ai precedenti nostri colloqui nei quali vedevamo la necessità di ristrutturare interamente le attrezzature del Lido, in una visione profondamente diversa dall'attuale. E' naturale che ci siano pareri discordi, ma riteniamo comunque che se le attuali attrezzature ed infrastrutture disponibili oggi suJesolo fossero veramente in grado di competere con altri mercati, non si parlerebbe di "flessione turistica".
Se c'è un calo, noi pensiamo anche sia dovuto a carenza di servizi, ottimi fino a qualche anno fa, ma insufficienti oggi ed ancor più domani. Il discorso si inserisce sulla necessità di dissociare le nostre aziende per crearne di più competitive (Creazione del Consorzio Jesolano Albergatori, ndr). Pensiamo che uno degli scopi del nostro giornale debba essere anche quello di promuovere incontri, di fungere da guida, indicando le soluzioni possibili e necessarie a renderci operanti e più competitivi.
Se di carenza si può parlare, bisogna analizzare per quale tipo di azienda sia in atto la crisi.
Non vogliamo essere ottimisti nel ritenere che se tutte le aziende, le strutture ed infrastrutture e le attrezzature fossero sotto il profilo organizzativo e tecnico non ci sarebbe flessione. Nemmeno vogliamo essere pessimisti al punto di ritenere queste aziende deficitarie.
Essendo degli operatori economici e turistici, riteniamo il principale dovere morale ricercare nella propria azienda il motivo delle carenze.
Non possiamo continuare ad invocare aiuto dall'alto. In quanto chi sta sopra, oltre ad avere la vista corta, non puo' conoscere a fondo i problemi del settore.
Più importante del capitale, nel dirigere un'azienda, è la preparazione tecnico professionale che ci permetta di analizzare tutti i fattori, una coscienza che ci induca ad acquisire esperienze, perfezionando la conoscenza dei flussi turistici in modo da indirizzarli.
Si parla molto di azioni pubblicitarie per riscattare la nostra località. Siamo d'accordo, ma riteniamo che la pubblicità serva esclusivamente ad offrire un prodotto vendibile ed appetibile e quindi accettabile. Riteniamo che una azione promozionale non ben congegnata, non conscia delle attuali verità, potrebbe rivelarsi negativa. Dobbiamo fare in modo che Jesolo sia superiore ad ogni aspettativa pubblicitaria.
Ritornando all'inizio dobbiamo, in un discorso globale, mettere sul tavolo del confronto tutta la programmazione dell' A.A.S.T e dell'Amministrazione Comunale in una visione di equipe, con un indirizzo economico e non politico e non seggetta ad interessi diversi da quelli del turismo.
Non esistono fini di alcun genere nella nostra azione. Se ci poniamo quesiti, se ci battiamo, se programmiamo è perchè ci sta a cuore Jesolo, perchè ci viviamo, lavoriamo ed operiamo da anni, ed intendiamo qui fermarci. Non intendiamo abbandonare quello che abbiamo tutti insieme creato. Intendiamo affermare che è maturo il momento in cui tutti debbano sedere intorno ad un grande tavolo.
Aldo Giannetti
15 marzo 1972
pubblicato su Jesolo2000 Anno I numero 5
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