Calo medio di circa il 30% in tutta Italia per lidi e spiagge
Danno di 1,5 miliardi di euro e
bruciati 50 mila posti di lavoro stagionali
Solo le città d'arte registrano un leggero aumento rispetto al 2013
Solo le città d'arte registrano un leggero aumento rispetto al 2013
(ANSA) - ROMA, 30 AGO - ''L'estate 2014 sarà ricordata come quella della crisi sul fronte delle presenze presso lidi, stabilimenti e strutture varie e del fatturato registrato dal settore turistico''. Lo afferma il Codacons, che spiega: "Due i fattori che hanno determinato il dramma del turismo nel nostro paese: la crisi economica che non accenna a placarsi e che ha portato negli anni ad una progressiva riduzione delle partenze e dei giorni di villeggiatura, e il maltempo, con condizioni meteo eccezionali che hanno spinto un numero enorme di cittadini a rinunciare alle vacanze o disdire i pacchetti precedentemente acquistati. Al punto che solo un italiano su due è andato in vacanza tra giugno e agosto. Un dato peggiore delle prime previsioni, aggravato dalle incerte condizioni meteorologiche che hanno inferto il definitivo colpo di grazia al turismo italiano già messo a dura prova dalla concorrenza di paesi come Spagna, Grecia e Croazia''.
''Le presenze di cittadini presso lidi e stabilimenti balneari sono calate mediamente del 30% rispetto allo scorso anno - aggiunge il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - e il danno complessivo per il settore turistico e' stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro nel periodo giugno-agosto, con ripercussioni pesanti per l'occupazione del comparto, che ha visto bruciare circa 50mila posti di lavoro stagionali". L'unica voce positiva in questa estate 2014 - conclude il Codacons - è quella relativa alle presenze dei turisti stranieri nelle città d'arte e presso alberghi e strutture varie del paese, presenze in leggero aumento rispetto il 2013 nonostante il brutto tempo.
Nessun commento:
Posta un commento