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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)
IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011
Jesolo, vigili severi. Diecimila euro di multe in un anno ad una Porsche
JESOLO. Quota 10 mila euro, Paolo Vanin segna il nuovo record di multe per divieto di sosta, senza contare superamento dei limiti di velocità, guida senza cinture o con il cellulare che rappresentano le altre infrazioni commesse in un anno. «Cavallo pazzo», come viene soprannominato a Jesolo lido il titolare dell'agenzia di scommesse sportive di piazza Milano, è anche un appassionato di bocce, campione dei tornei estivi nella zona del residence Playa.
Ma è anche famoso per le sue denunce sulla sicurezza e i tanti furti e rapine subiti nelle varie agenzie di scommesse sportive di cui è responsabile e coordinatore in provincia. Al volante della sua fiammante Porsche, Vanin non ha la faccia del nemico pubblico, e davanti alle multe e sanzioni ha sempre allargato le braccia con un sorriso che cerca comprensione, come il discolo punito dalla maestra.
«E ho sempre pagato di tasca mia - commenta ora che ha raggiunto il nuovo record - 10 mila euro solo quest'anno, anche se sto ancora facendo i conti. Quasi tutte per divieto di sosta, sulle altre non ho nulla da dire o obiettare perché sono stato magari distratto. Ma per i divieti di sosta sì, perché c'è troppa severità a Jesolo e poca elasticità da parte dei vigili. E' vero che qualche volta ho lasciato l'auto dove non dovevo, ma soprattutto d'estate capitano urgenze, magari parcheggio un attimo in divieto vicino all'agenzia perché non ho trovato posto ed ecco la multa sul tergicristallo in pochi minuti. Io di fronte a tutto questo non posso fare che una cosa, continuare a pagare e stare zitto».
(g.ca.)
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