Inserzione testata

Colonna editoriale

EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

lunedì 8 settembre 2014

Zaia: «Turismo, a fine stagione chiederemo lo stato di crisi»

06/set/2014 | Comunicato stampa N° 1970

TURISMO: ZAIA, “FEDERALBERGHI CONFERMA SITUAZIONE GRAVE. VENETO CHIEDERA’ STATO DI CRISI MA SERVONO MISURE STRUTTURALI: GIU’ L’IVA, DEFISCALIZZARE INVESTIMENTI, SOSTENERE IL CREDITO E OCCHIO DI RIGUARDO ALLA MONTAGNA”

Il governatore: «Stavolta l’hashtag lo lancio io: #sipuofare»

VENEZIA - «Come attesta anche oggi Federalberghi, la crisi del turismo estivo rischia di avere conseguenze catastrofiche sulla prima economia d’Italia e il Veneto, prima Regione turistica del Paese,
non intende stare con le mani in mano. È ora di darsi una mossa a livello nazionale, con misure concrete per mettere l’imprenditoria turistica nelle condizioni di non crollare oggi e di prepararsi adeguatamente alla prossima stagione». Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia unisce la sua voce all’allarme sulla crisi del turismo lanciato da Federalberghi. «In Veneto, come già annunciato - dice Zaia - stiamo raccogliendo tutti i dati necessari per chiedere, a fine stagione, e ormai ci siamo, lo stato di crisi, perché siamo di fronte ad una situazione che incide profondamente non solo sul settore alberghiero, ma anche su quello degli stabilimenti balneari, del commercio, della ristorazione.
Un occhio di assoluto e particolare riguardo deve essere rivolto agli operatori della montagna - incalza Zaia - che il maltempo, prima invernale e adesso estivo, ha letteralmente martirizzato. La montagna veneta, in particolare, ospita nel suo territorio il 70% delle Dolomiti e deve trovare al più presto risposte reali alle sue difficoltà, ingigantite dalla vicinanza di un’offerta confinante identica, ma pesantemente agevolata dagli statuti speciali. È ora di agire!». Più in generale, Zaia ritiene «non più procrastinabili misure non convenzionali: sostegni al credito, defiscalizzazione degli investimenti, incentivazione della promozione, previsioni meteo più precise e meno spettacolarizzate, riduzione dell’Iva portandola al livello enormemente inferiore con cui viene applicata in Paesi diretti competitori come Francia e Spagna. Questa volta il tweet con l’hashtag lo faccio io: #sipuofare... - conclude Zaia - il Premier e il Governo, una volta tanto, passino all’azione».



  1. TURISMOZAIA: CONTRO LA CRISI LO STATO ABBASSI LA ...

    Regione Veneto-27/ago/2014Condividi
    Non usa mezzi termini Luca Zaia, presidente del Veneto, prima regione turistica d'Italia che da sola registra un sesto delle presenze nel bel ...



    1. Estate senza il sole, il governatore: «Stato di calamità per il turismo»

      Corriere della Sera-19/ago/2014
      Anzi, Zaia assicura che ci stava già lavorando: «Paolo solleva un ... per valutare lo stato di crisi valido anche per il settore del turismo.
NOTIZIE CORRELATE

Nessun commento:

Posta un commento