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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

martedì 16 settembre 2014

Jesolo, vigili aggrediti in spiaggia. Gli abusivi si ribellano al sequestro della merce

Parapiglia 

Presi a colpi di ombrellone

Ora chiedono cani antisommossa

«Ora basta»

JESOLO. I vigili urbani di Jesolo vogliono i cani antisommossa per controllare i venditori abusivi di chincaglieria lungo le spiagge della cittadina balneare. Anche nella giornata di ieri, domenica, seguendo le direttive dell’assessore alla Sicurezza Luigi Rizzo, la polizia locale jesolana ha provveduto a contrastare il fenomeno del commercio abusivo sia sull’arenile che a monte, attraverso servizi mirati a bloccare gli abusivi all’uscita dagli accessi al mare.
Ma durante un controllo dei vigili sull’arenile antistante via Altinate – zona piazza Torino - , mentre gli agenti si apprestavano a sequestrare gli oggetti esposti per la vendita lungo la passeggiata dell’arenile dopo che gli abusivi si erano dati alla fuga, è nato l’incidente. Mentre i vigili stavano raccogliendo gli oggettini gli abusivi sono tornati, accompagnati da alcuni amici tra cui alcune donne, con degli ombrelloni.
Ne è nato un parapiglia durante il quale, secondo la polizia locale, alcuni agenti sarebbero stati colpiti in... continua la lettura in la Nuova Venezia 15 settembre 2014

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Sarebbe da considerare seriamente l'ipotesi di una task force a livello nazionale. Non dovrebbe inseguire gli ambulanti in spiaggia, ma dedicarsi a smantellare la struttura distributiva ed organizzativa della contraffazione. Per garantire produttori, distributori e commercianti non basta il sequestro della merce, vanno perseguiti i centri di produzione, vanno chiusi gli outlet del crimine, va contrastato il trasporto della merce. Ci vorrebbe una squadra di "sequestrandi". Ai politici il compito di pressare le istituzioni tutte, dal governo alle prefetture, dal Ministero degli Interni ai governatori. La strada è politica, si muovano tutti e non si accontentino dei sequestri, L'intervento deve essere portato là dove questo business viene organizzato e diretto. Interventi nelle spiagge si, ma si tratta solo di ordine pubblico.Qualcosa di più incisivo è necessario.
Gabriele Colautti




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