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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

mercoledì 3 settembre 2014

Pinault si riprende tutte le licenze, bomba nell’occhialeria veneta


VENEZIA — Per il settore dell’occhialeria, in gran parte veneto, già scosso in questi giorni dalle vicende al vertice di Luxottica, è un terremoto. La notizia è arrivata mercoledì sera, con una nota di Kering, in cui il colosso francese del lusso guidato da François Pinault annuncia la partenza del progetto per riportare in casa la progettazione e la vendita dei propri marchi finora concessi in licenza. Il progetto ha come punto di partenza la griffe Gucci, concessa in licenza da vent’anni a Safilo, tra i marchi di maggior valore per la casa veneta dopo la perdita tre anni fa della licenza Armani a favore di Luxottica. I francesi e Safilo annunciano lo stop con due anni di anticipo, entro il 31 dicembre 2016, della licenza Gucci, che comporterà per i francesi il pagamento di una penale di 90 milioni di euro alla casa padovana in mano al fondo olandese Hal, che verranno pagati in tre tranche tra 2014 e 2018. Contestualmente allo stop della licenza, Kering continuerà ad affidare a Safilo per quattro anni, dal 2017 al 2020, la produzione degli occhiali a marchio Gucci. I contratti definitivi saranno firmati entro fine anno.

I commenti di prammatica sono improntati alla diplomazia. «Siamo soddisfatti di prolungare la nostra partnership attraverso un accordo che valorizza il cuore della forza di Safilo e l’eccellenza del nostro prodotto occhiale», commenta l’Ad di Safilo group, Luisa Delgado. «Siamo soddisfatti di poter contare su Safilo come partner, perché il loro know how nello sviluppo e nella manifattura del prodotto è importante per la qualità e l’artigianalità che vogliamo più che mai per il nostro business eyewear», aggiunge il manager di Kering, Jean François Palus. (continua la lettura dell'articolo)

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