Inserzione testata

Colonna editoriale

EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

giovedì 4 settembre 2014

Alitalia chiude le basi di Venezia e Verona, saltano cento posti

O accetteranno di lavorare partendo ed atterrando da Roma o Milano oppure perderanno il posto. E' il destino di cento tra piloti ed assistenti di volo Alitalia operativi nelle basi di Venezia e Verona dopo che la compagnia ha deciso di chiudere tutti gli altri presidi nazionali... (Corriere del Veneto, 4 settembre 2014, Prima Pagina) 


Alitalia, linee aeree italiane


Base Alitalia chiude, il personale farà il "check-in" a Roma e Milano

La compagnia di bandiera italiana smantella le sue stazioni venete e, per lavoratori e sindacati, è il momento di far sentire la propria voce. Tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre chiuderanno infatti le basi Alitalia di Venezia e di Verona ed il personale addetto alla navigazione (un centinano fra i due scali) dovrà far base a Roma o a Milano nonostante i voli nazionali ed internazionali con destinazione da e per le due città venete restino sostanzialmente immutati. Si viene così a creare un forte disagio per i lavoratori che per prendere servizio dovranno presentarsi a centinaia di chilometri di distanza (Roma o Milano) dalla propria residenza, utilizzando mezzi (aerei o treni) su cui potrebbero esserci problemi ad ottenere la giusta prenotazione, e un aggravio di costi per l’azienda che oltre a rimborsare il trasporto deve provvedere a frequenti sistemazioni in albergo.
“Forse un po’ più di flessibilità (mentale e organizzativa) – scrivono da Filt Cgil - sarebbe indispensabile per la nuova proprietà di Alitalia che anche durante la vicenda legata all’acquisto ha dimostrato rigidità eccessive (vedi la vicenda della cassa integrazione) oltre che poca comprensione per le condizioni del proprio personale che magari, se messo in condizione di vivere con meno stress e più serenità, può dare anche una maggiore resa in termini di lavoro”.
“Nella complessa vicenda Alitalia e nella difficile trattativa con Ethiad - scrive in una nota Federica Vedova, segretaria regionale della Filt Cgil - oltre al drammatico epilogo dei licenziamenti, ancora una volta ci si deve confrontare con una scelta aziendale che poco ha a che fare con il risparmio (e conseguente riduzione del costo del lavoro) e molto invece riguarda dinamiche a noi oscure. Ci riferiamo nello specifico alla chiusura di tutte le basi di Alitalia (Venezia e Verona per il Veneto) e relativo trasferimento coatto di tutto il personale di volo negli ultimi hub rimasti: Roma e Milano”.
3 settembre 2014

Potrebbe interessarti:http://www.veneziatoday.it/cronaca/chiusura-basi-alitalia-venezia-lavoratori-costretti-roma-milano.html

Nessun commento:

Posta un commento