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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

martedì 2 settembre 2014

Gli ambulanti un'ora in acqua, poi inseguono le forze dell'ordine

Gli ambulanti in mare (Biral)
JESOLO (Venezia) — Ancora una volta i venditori ambulanti si rifugiano in acqua. Domenica pomeriggio a Jesolo, nella spiaggia tra piazza Mazzini e piazza Brescia, i bagnanti hanno assistito alla fuga disperata di una quindicina di stranieri lungo la battigia per sfuggire al sequestro della merce. Nel frattempo, cinque di loro sono entrati in acqua, rimanendovi per circa un’ora. Neanche l’arrivo di un addetto al salvataggio in moto d’acqua è servito a farli uscire. Solo trequarti d’ora più tardi, grazie all’aiuto di un collega che perlustrava la zona e si accertava al telefono sull’eventuale presenza di forze dell’ordine, gli ambulanti sono usciti dall’acqua e se ne sono andati. A pochi metri di distanza, nel frattempo, i vigili hanno sequestrato una borsa piena di orologi contraffatti a un senegalese e lui ha richiamato i suoi «colleghi» per inseguire le forze dell’ordine. Pochi passi, solo il tempo di cominciare a correre, che è intervenuta un’altra pattuglia in supporto e i venditori ambulanti hanno fatto marcia indietro. Il gruppo, formato da sette-otto abusivi, ha rincorso per al massimo una ventina di metri due vigili con l’obiettivo di riprendere la merce appena sequestrata.

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