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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

martedì 2 settembre 2014

Padova -«Alcol consumato solo nei bar»

I divieti del sindaco di Padova. Stop alla vendita di bevande alcoliche a chi ha meno di 18 anni. Si beve solo nei locali con licenza. Multe salate per chi trasgredisce


PADOVA - «Sono in arrivo due ordinanze contro l’uso di alcol da parte di minori e il degrado. La prima riguarda il divieto di vendita di bevande alcoliche a minori di anni 18, anche a bassa gradazione – ha dichiarato Massimo Bitonci, sindaco di Padova – Questo provvedimento ha un unico obiettivo: tutelare la salute dei nostri ragazzi. Il divieto vale per chioschi ambulanti, bar, ristoranti e ogni genere di attività commerciale, supermercati compresi ed amplia la normativa nazionale, con ulteriori pene anche pecuniarie. Saranno sanzionati anche i maggiorenni che, in pubblico, cedano a minorenni bevande alcoliche dopo averle acquistate. Il comportamento dei minori sarà invece segnalato ai genitori – ha chiarito Bitonci –.
La seconda vieta il consumo di bevande alcoliche al di fuori dei plateatici e dalle immediate pertinente di bar, ristoranti e locali con licenza di somministrazione – ha spiegato – Questo provvedimento intende tutelare il decoro, favorire nei clienti un consumo responsabile e stanziale e migliorare la qualità della vita dei padovani e dei turisti. Ai trasgressori saranno sequestrate le bevande alcoliche e verrà applicata una sanzione pecuniaria, con pene speciali per i recidivi – ha concluso – Chiedo alle associazioni di categoria di essere le prime garanti del rispetto della norma, che non intende in alcun modo penalizzare i commercianti, ma piuttosto tutelarli dall’abusivismo. Il messaggio deve essere chiaro: a Padova si beve nei bar, per la sicurezza di tutti e per rispetto degli esercenti che pagano le tasse. Basta bivacchi agli angoli delle piazze con casse di birra o superalcolici – ha specificato – Non è prevista alcuna limitazione all’asporto di bevande alcoliche per il consumo domestico”.

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Birra e spritz solo al bar. Alcol, multe anche ai genitori

Due provvedimenti del sindaco di Padova per fermare il dilagare dell’alcolismo. La prima riguarda i minori, la seconda gli spazi in cui si può bere

PADOVA. Stretta sull’alcol ai minori, maggior decoro del centro. Con alcune novità che faranno scuola: se i minori bevono saranno multati i loro genitori, così come saranno multati gli adulti che offriranno da bere a minorenni. Infine, divieto di bere fuori dagli spazi dei bar e dei locali: non si potrà più stare per strada con la bottiglia in mano. La nuova ordinanza firmata dal sindaco Massimo Bitonci, che entrerà in vigore già da domani, prevede multe salate per gli esercenti che verranno sorpresi a vendere alcol ai minori di 18 anni e per i genitori dei ragazzi pizzicati a bere, sia fuori che all’interno dei locali della città. Niente pizza e “bionda” con gli amici quindi per i minorenni padovani, ai quali l’ordinanza vieta di fatto il consumo di qualsiasi bevanda alcolica. Non solo. Bitonci ha firmato un altro decreto, in cui proibisce il consumo di alcol al di fuori dei locali, dei plateatici e delle zone immediatamente antistanti in tutta la città. Nessuno quindi potrà più bere una birra in Prato della Valle, sul Liston, nei parchi o, più semplicemente, seduto sulla panchina sotto casa.
Stop ai minorenni. Bar, pizzerie e supermercati, in realtà, già dovrebbero rispettare la normativa nazionale, che prevede il divieto di vendita e somministrazione ai minori di 18 anni. La novità dell’ordinanza di Massimo Bitonci, in attesa del visto giuridico del Prefetto Impresa che ufficiosamente ha già promosso l’iniziativa, sarà quindi legata al divieto di consumo per i minorenni e all’inasprimento delle sanzioni verso i commercianti e gli stessi genitori dei minori sorpresi.
Difesa della salute. «Questo provvedimento ha un unico obiettivo: tutelare la salute dei nostri ragazzi - ha dichiarato il sindaco - . Saranno sanzionati anche i maggiorenni che, in pubblico, cedano a minorenni bevande alcoliche dopo averle acquistate. Il comportamento dei minori sarà invece segnalato ai genitori. Di recente a Padova abbiamo vissuto storie di minori finiti in coma etilico, e consapevoli del fatto che l’abuso di alcol possa provocare nei più giovani anche danni irreversibili, riteniamo questa ordinanza fondamentale per la loro tutela. Non saranno contenti i commercianti che fino ad oggi lucravano sui minorenni vendendo birre e superalcolici a un euro. Dopo l’ordinanza aumenteremo i controlli». Qualora un minorenne venisse trovato in strada a bere alcol scatterà quindi la confisca della bibita, la segnalazione alla famiglia e, in base ai casi, le multe ai genitori. Nel caso in cui invece vengano trovati minori a bere all’interno dei locali, nei bar o nelle pizzerie, le sanzioni colpiranno anche gli esercenti.
Solo nei bar o nei plateatici. Sarà esecutiva anche l’ordinanza che proibisce il consumo di alcol fuori dai bar e dai plateatici. «Non andremo assolutamente ad intaccare la movida dello spritz - ha assicurato Bitonci - perché sarà possibile bere anche nella zona immediatamente limitrofa al locale. Il nostro obiettivo è quello di scongiurare i bivacchi e non quello di colpire i ragazzi che la sera riempiono le piazze». Il provvedimento riguarda tutta la città e quindi non sarà possibile bere una birra o un superalcolico in strada, ma solamente all’interno dei locali, delle zone in cui sono previsti tavolini all’esterno e nelle immediate vicinanze. Un’ordinanza che potrebbe mettere ordine in tutta la città, ma che magari rischia di colpire anche chi sorseggia una birra sulle scale della Gran Guardia senza nessun proposito molesto. «Questo provvedimento intende tutelare il decoro, favorire nei clienti un consumo responsabile e stanziale e migliorare la qualità della vita dei padovani e dei turisti - ha risposto Bitonci - .Chiedo alle associazioni di categoria di essere le prime garanti del rispetto della norma, che non intende in alcun modo penalizzare i commercianti, ma piuttosto tutelarli dall'abusivismo. Il messaggio deve essere chiaro: a Padova si beve nei bar, per la sicurezza di tutti e per rispetto degli esercenti che pagano le tasse. Basta bivacchi agli angoli delle piazze con casse di birra o superalcolici». Non è prevista alcuna limitazione all'asporto di bevande alcoliche per il consumo domestico, poiché l’ordinanza prevede la sanzione solo nel caso i cui si venga trovati in possesso di bottiglie aperte.
Manifestazioni. L’ordinanza potrà essere ritirata in alcune occasioni particolari, come quelle legate ad alcune manifestazioni specifiche, a concerti o dopo particolari richieste da parte delle associazioni che organizzano eventi. «E’ ovvio che in occasione di particolari avvenimenti l’ordinanza non sarà valida - ha chiarito il sindaco Bitonci - ma saremo sempre noi a decidere quali eventi possano essere esclusi». Il decreto dovrebbe contenere anche dei paragrafi dedicati alle famiglie, a cui potrebbe essere riservato un legittimo trattamento di favore. «Individueremo delle zone turistiche dove magari le famiglie potranno fare tranquillamente un pic-nic e sorseggiare una birra – ha garantito Bitonci – perché non voglio vietare a nessuno di bere un bicchiere mentre cucina una bistecca. Capisco quanto sia difficile, ma dobbiamo studiare un metodo serio per evitare che magari questi possano diventare luoghi di degrado».


Massimo Bitonci
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BITONCI, BASTA BIVACCHI. SI BEVE NEI LOCALI, PER LA SICUREZZA DI TUTTI E PER RISPETTO DEGLI ESERCENTI CHE PAGANO LE TASSE.
RIVOLUZIONE ALCOLICI: STOP A VENDITA A MINORI E CONSUMO IN AREE PUBBLICHE.

BITONCI, BASTA BIVACCHI. SI BEVE NEI LOCALI, PER LA SICUREZZA DI TUTTI E PER RISPETTO DEGLI ESERCENTI CHE PAGANO LE TASSE.

RIVOLUZIONE ALCOLICI: STOP A VENDITA A MINORI E CONSUMO IN AREE PUBBLICHE.

“Sono in arrivo due ordinanze contro l'uso di alcol da parte di minori e il degrado. La prima riguarda il divieto di vendita di bevande alcoliche a minori di anni 18, anche a bassa gradazione – ha dichiarato Massimo Bitonci, sindaco di Padova – Questo provvedimento ha un unico obiettivo: tutelare la salute dei nostri ragazzi. Il divieto vale per chioschi ambulanti, bar, ristoranti e ogni genere di attività commerciale, supermercati compresi ed amplia la normativa nazionale, con ulteriori pene anche pecuniarie. Saranno sanzionati anche i maggiorenni che, in pubblico, cedano a minorenni bevande alcoliche dopo averle acquistate. Il comportamento dei minori sarà invece segnalato ai genitori – ha chiarito Bitonci – La seconda vieta il consumo di bevande alcoliche al di fuori dei plateatici e dalle immediate pertinente di bar, ristoranti e locali con licenza di somministrazione – ha spiegato – Questo provvedimento intende tutelare il decoro, favorire nei clienti un consumo responsabile e stanziale e migliorare la qualità della vita dei padovani e dei turisti. Ai trasgressori saranno sequestrate le bevande alcoliche e verrà applicata una sanzione pecuniaria, con pene speciali per i recidivi – ha concluso – Chiedo alle associazioni di categoria di essere le prime garanti del rispetto della norma, che non intende in alcun modo penalizzare i commercianti, ma piuttosto tutelarli dall'abusivismo. Il messaggio deve essere chiaro: a Padova si beve nei bar, per la sicurezza di tutti e per rispetto degli esercenti che pagano le tasse. Basta bivacchi agli angoli delle piazze con casse di birra o superalcolici – ha specificato – Non è prevista alcuna limitazione all'asporto di bevande alcoliche per il consumo domestico”.

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