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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

sabato 23 agosto 2014

Jesolo - Stop alla Movida, locali notturni senza musica. Magistratura inflessibile

JESOLO - 20 agosto 2014 - In seguito ad accurate indagini, svolte già dai primi di luglio da infilltrati nella movida notturna jesolana, che si spacciavano per dj, camerieri, turisti ed ubriaconi, quattro locali sono accusati di aver violato l’articolo 659 del codice penale sul disturbo della quiete pubblica in seguito alle numerose segnalazioni di residenti, turisti e albergatori. Gli investigatori anche, ogni notte, dopo le ore 02:00 si travestivano tutti da turisti insonni ed in pigiama si aggiravano nei corridoi degli alberghi bussando a tutte le porte: "Dormite?" urlavano (domanda fatta in vari idiomi, dal russo al portoghese, dal lapponese all'italiano, dal veneto al faoerese. Piu' dei novanta per cento di quel 50 per cento di turisti che erano già in camera sussurravano: "NO, PORCO SIO!". I solerti investigatori allora segnavano la risposta in un questionario elettronico del loro tablet, collegato in tempo reale con l'FBI, la Digos, all'Aja, al Comitato per la Cura dei disturbi del Sonno, al Dipartimento per lo Studio e lo Sviluppo della Tortura Cinese a Pechino, CCDS e DSSTCP. Diversamente attuavano le squadre speciali. La squadra "Tiremm innanz" aspettava i festaioli amanti della movida, dopo le 3 del mattino, all'uscita dal Gasolina e chiedeva loro, "Vero che non dormi?", anche questa risposta confluiva in maniera elettronica agli Enti preposti. La Squadra "Net" si preoccupava, dopo le 4 AM, di suonare tutti i campanelli degli appartamenti della zona in modo insistente. Anche ai malcapitati residenti chiedevano: "Scusi, dorme?". Anche questa risposta veniva convogliata a giusta destinazione. I gestori dei locali incriminati penalmente saranno sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, incarcerati e, probabilmente, condannati ad un soggiorno forzato in Ibiza per gg30, per anni 10, in tutti i mesi di luglio.La condanna alternativa è un soggiorno forzato di giorni 90 nella stessa Jesolo degli anni 70, senza ora d'aria, ma costretti a ballare nelle piste dei vari Alla Villa, King's River Club, Il Muretto, Movida e simili.
Intanto il Comitato per Cantare e Ballare tutta la Notte ha incaricato il famoso investigatore Poirot. Vogliono sapere chi suona, tutti i mezzogiorni che Dio manda in terra, le campane delle chiese di Piazza Trieste e Piazza Trento, ed anche vogliono sapere: "Per chi suona la campana?". Residente, la campana suona anche per te.




L'Antefatto:


Jesolo, «sigilli» alla movida estiva
I giudici spengono la musica in 4 locali

Titolari sul piede di guerra: abbiamo già ridotto il personale. E annunciano ricorso al Tar. A Sottomarina Silent beach party di protesta: si balla con le cuffiette wifi

JESOLO (Venezia) - I giudici mettono i sigilli alla movida jesolana. Quattro locali di piazza Mazzini, patria del divertimento del litorale, da mercoledì hanno spento la musica e hanno l’obbligo di chiudere alle 2 del mattino. Il provvedimento della magistratura, notificato mercoledì pomeriggio, ha colpito i locali di punta di Jesolo: Capannina Bach, Le Vip, Prima Fila e Gasoline. È i titolari, già sul piede di guerra per il provvedimento notificato durante la settimana di ferragosto, annunciano ricorso al tribunale del Riesame.
Come si legge nel provvedimento, i quattro locali sono accusati di aver violato l’articolo 659 del codice penale sul disturbo della quiete pubblica in seguito alle numerose segnalazioni di residenti, turisti e albergatori che nel corso degli anni hanno presentato diverse denunce alla Procura. «Il disturbo della quiete e del riposo – si legge nella documentazione -, determinato dalla fastidiosa emissione di musica dai locali sin qui indicati, si protrae da diverso tempo e nulla lascia pensare che la situazione verrà modificata per comportamento spontaneo di coloro che hanno in gestione i quattro locali». «Pertanto – continua il provvedimento – si autorizza l’apertura al pubblico dalle 10 alle 2 con divieto assoluto in qualsiasi orario di diffondere musica con qualsiasi mezzo».
I legali stanno esaminando la documentazione e da lunedì si muoveranno per presentare ricorso. Già annunciati da parte dei locali i licenziamenti. “Abbiamo già dovuto ridurre il personale” spiega Roberto Marin, socio della Capannina. E si allineano anche i titolari degli altri bar, tra cui il Le Vip che ha già esposto un cartello all’ingresso con la scritta “Cedesi attività”. Nel frattempo a Sottomarina il Plus e Lounge Bar ha organizzato per giovedì sera un Silent Beach Party. Giovani da tutta Italia balleranno “in silenzio” grazie a mille cuffiette wifi distribuite dall’organizzazione.
 (modifica il 16 agosto 2014)   il Corriere del Veneto

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