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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

sabato 30 agosto 2014

Ad Abano il primo matrimonio fra donne

A Villa Bassi il sindaco Luca Claudio ha celebrato le nozze fra due lesbiche. È la prima unione civile omosessuale fra donne dopo le cerimonie con due coppie di uomini

ABANO TERME (Padova) - Prime nozze lesbiche a Padova. Giovedì pomeriggio a villa Bassi di Abano Terme, il sindaco di Abano Luca Claudio ha “celebrato” il rito simbolico dell’unione tra due trentenni padovane che vivono nella zona della Bassa. E’ la prima unione omosessuale fra due donne dopo le due unioni civili fra uomini celebrati ad Abano dal sindaco Luca Claudio, che un anno fa aveva proposto e fatto approvare dal consiglio comunale l’istituzione del registro sulle unioni di fatto. Il registro, che ha valore solo all’interno del territorio comunale di Abano, dà alle coppie di fatto gli stessi diritti di quelle sposate nell’assegnazione, ad esempio,
delle case popolari. Il matrimonio fra due donne è stato celebrato nella cinquecentesca villa acquistata dal Comune e sede del museo civico. Il palazzo viene utilizzato come «location» per la celebrazione di matrimoni civili e religiose. Il matrimonio, a cui hanno partecipato moltissime persone. Le due trentenni sono arrivate davanti al primo cittadino percorrendo una corsia cosparsa di petali di rosa.

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